martedì 29 maggio 2007






…eppure…


Eppure
Si cerca sempre
chi appoggia
le nostre scelte.

Eppure
si tende ad allontanare
chi cerca invano
di farci ragionare.

Eppure
si considerano
grandi amici
“se non mi contraddici”.

Eppure
si costeggia
con grande abilità
un problema limpido.

Eppure
si inventano
complicazioni
per avere scuse.

Eppure
ci si affida
di più al cuore
che alla ragione.

Eppure
voglio essere felice
pure io
i miei giorni.

Eppure
non voglio
vederti soffrire
con il sorriso.

venerdì 25 maggio 2007





…al mio stesso Io…

Sola nella mia stanza
assorta nei più nascosti pensieri.
sto pensando
a tante cose.

La pellicola del passato
è chiara ai miei occhi.
Mi ricordo tutto:
gioie, tristezze, amori, delusioni.

Affacciata alla finestra
guardo l’orizzonte,
ma i miei occhi
non vedono, stanno pensando.

Un uccello in cielo
cattura il mio sguardo assente.
Come è bello
e come è libero.

Il pensiero
scivola a me:
ciò che ero,
ciò che sono diventata.

Schiava di me stessa
della mia persona.
Schiava degli altri
di ciò che vogliono io sia.

I consigli, le parole
i concetti della gente
mi hanno sempre
indicato una via.

Questa vita non è mia
Non mi appartiene
Non la sto vivendo io
E’ lei che vive me.

Sono solo una vittima,
Vittima di me stessa.
Senza troppo pensare
Mi ritrovo già grande.

Sono vittima e assassina
Di me stessa,
della mia persona.
Sono colpevole.

Non ti ho saputo difendere
mio fragile Io.
Perdonami
se ci riesci ancora.

In questo mondo
si combatte un guerra.
Purtroppoio non sono nata soldato.

giovedì 24 maggio 2007




…alla mattina…


Che spettacolo!
Vederti qui disteso,
pensieroso
assorto nel tuo io.

L’alba
che ti illumina gli occhi
di un colore zeffiro:
puro celeste cielo.

La pelle
che diventa ambra
ai pallidi raggi
della mattina incalzante.

Lo sguardo
perso nel vuoto
a raggiungere un chissà quanto
lontano ricordo.

“Un soldo
per i tuoi pensieri”
vorrei sussurrarti
al delicato orecchio.

No, rovinerei
quel magico momento
così tenero
così dolce.

Ti guardo
Ti ammiro
Ti respiro
Ti Amo.

Sei così amorevole
con le braccia
a soffice cuscino
a riflettere…

Il torace
coperto solo per metà
dalle bianche
lenzuola silenziose.

Il respiro…
rilassato e tranquillo
come il vento
una mattina d’estate.

Vorrei avvicinarmi
abbracciarti, baciarti
darti il Buon Giorno
ma romperei la piacevole armonia.

Mi stringo
a me stessa cautamente,
non voglio tu mi scopra
ammirarti di nascosto.

Mi hai sentita!
Ti volti verso me
quasi immobile.
Abbasso gli occhi per la vergogna.

Il nostro sguardo si incontra
le tue labbra
azzardano un mezzo sorriso
alle mie…

Ti avvicini
mi accarezzi
ed i nostri pensieri
si fondono in uno unico…

mercoledì 23 maggio 2007




…viaggio dell’eroina…


“…strigi forte…”
“presto…”
“attento non entri qualcuno!”
“…sei sicuro?”
“Piano!”

---
“ecco fatto!”
“ora ti tolgo tutto”
“Buon viaggio,
Perdente!”

Inizia così il tuo viaggio.
Perdente!
In un vagone del treno
solo,
senza nessuno.

Ti rotoli e sorridi
al profumo di fiori.
Freschi germogli di pesco
crescono rigogliosi
alle fantastiche pareti.

Lo specchio di fronte
allunga una mano.
Volteggiando entri
senza resistenza.
Attraversi le porte del mondo.

Attimi lunghi una vita.
Tutti i macro problemi
bruciano al vento.
Hai strappato le tele
che ingabbiavano regole.

Nessun dolore nascosto
fisico e morale.
Nessun pensiero parlare.
Solo una magica e intensa
euforica eccitazione.

Ecco il tuo nuovo mondo:
neve bianca e fresca
riscalda il tuo corpo.
Euforia allo stato puro,
ti stai spegnendo.

E’ un candido sogno…
E’ meglio dell’amore…
Onde di un mosso mare blu
invadono le tue membra
e ti cullano in un canto.

Ed il sole…
un caldo bacio
di un rosso raggio.
Ed ora il freddo…
ghiaccio tutto intorno.

Gli occhi pesanti
si chiudono oramai spenti.
Tutta l’eccitazione di una vita
si assopisce lenta
in uno squallido bagno.


…palcoscenico…

Mille luci
mille colori
mille parole
mille personaggi.
Poi gente
fischi
applausi
e quant’altro.

Recito la mia vita
su questo palcoscenico.
Senza numero sono i personaggi
e varie sono le situazioni.
Protagonista e antagonista
di me stessa.
maschere, trucco, vesti,
mi fingono.

Devo nascondere
a voi spettatori
il mio dolore,
la mia gioia,
la mia tristezza,
l’umore reale
con false e mutevoli
maschere in me.

Sarei una pessima attrice
se solo voi capiste.
Non ci sarebbero
imprevisti imprevedibili,
non ci sarebbero
colpi di scena.
Su e giù
il sipario.

Lo spettacolo
deve andare avanti.
Proseguire per far ridere,
proseguire per far piangere,
proseguire per far entusiasmare,
proseguire per divertire.
Proseguire per gli egoisti spettatori
non per me.

Prima o poi
il sipario si chiuderà.
La gente sparirà
dietro opache tende.
Io non verrò
a raccogliere applausi.
Lacrime da Pierot
in un silenzio di pietra…

lunedì 21 maggio 2007

(...ad una persona che nonostante tante cose ammiro! e senza motivo mi nato questo pensiero per ricordarla...! Una persona che ha veramente sfidato tutte facce e le critiche dell'amore...e ancora continua, con un sorriso amaro!)
















…Principessa negli anni…


Principessa…
come sei felice…
Ti sembra che il tempo
non sia trascorso.
Ti sembra che il sorriso
sia lo stesso.

In un batter d’ali
tutte le nuvole
si sono diradate.
Il sole luminoso
ti colora di nuovo
il viso degli anni.

E nonostante tutto
sei ancora qui,
ancora al suo fianco.
Ed è come un tempo.
Un sogno rosso
bloccato dagli eventi.

Desiderio di sogni.
Notti in bianco
tra lacrime salate.
Braccia di qualcun altro
per cercare il calore
di quel fuoco lontano.

E lasciare tutti i cuscini
per inseguire una farfalla.
Il masticare a testa alta
l’amaro in bocca.
E restare sempre in piedi
con un soffice sorriso.

Gli anni passano
ma l’illusione di un sogno
è l’acqua fresca
che disseta il giardino.
Ed un sogno rosa
ferma il tempo che scorre.

Il poter credere
per cinque petali di rose
che la musica sia la stessa
ed il clima non più rigido
è solo una consolazione,
Principessa del tuo castello...

venerdì 18 maggio 2007



..ed è un po’ che non mi faccio viva…
sarà il tempo, il poco tempo. Sarà che è un periodo di corse in cui le idee vanno messe a costrizione in un cassetto per lasciarle riposare…che poi rimangono in letargo per un po’! Sarà che si vive in modo frenetico credendo di aver sempre tempo per noi più avanti…
E invece no, il tempo per se stessi bisogna trovarlo! Non ci sono altre soluzioni!
Il tempo è come il treno: una volta perso non si può andare in stazione a reclamare “ero solo un tantino in ritardo, e che azzo!”
No! perché il capo stazione ti guarda e con la faccia da pesce lesso stra-stagionato ti dice molto gentilmente “e a me che frega?! Son problemi tuoi,!” Un vero Principe!
E mettendo da parte la faccia da schiaffi che fa, ha ragione!
Kaspita, si vive una volta sola! Non si può lasciare la vita lì a cullarsi tra il traffico "smoggoso" della società ricca di tanto tempo da accantonare per seguire direttive redatte da non si sa chi mazzo!!!
Bisogna fermarsi, non c’è niente da fare…bisogna sedersi ogni tanto e allevare discorsi stanchi solo per guadagnarsi un po’ di privacy con noi stessi…
Ancora oggi quando ci si trova tutti seduti attorno a frasi delle serate già fatte, l’argomento che prima o poi si accarezza sono i bei giorni trascorsi quando si era spensierati bambini. E ciò che accomuna tutti sono i cartoni animati…e si inizia a chiacchierare e a parafrasare sigle o costumi o episodi…e lì si sorride, si ricorda, si confronta e si sta bene!
E ci si accorge che una volta la memoria era libera d’esser riempita piano piano senza concentrazione d’informazioni da dimenticare dopo poco. Si era spensierati e si dedicava più tempo a noi stessi. Si riesce a ricordare con maggiori dettagli il profumo d’erba appena tagliata di quando si era bambini, piuttosto che il pranzo di ieri a mezzogiorno! (mettendo da parte chi non si ricorda nemmeno che ha fatto la sera prima, da una certa ora in poi… :-P)
Ringrazio perciò tutti! Tutti coloro che ogni giorno mi lasciano respirare con calma, senza fretta inutile…dando spazio alla mente per ricordare. Immagini, sensazioni, sapori, idee!
E un elenco non lo si può fare…perché non c’è un primo, un secondo, ecc…non sono numeri da ricordare, ma nomi. Tutti attorno ad una tavola rotonda che non assegna titoli in ordine crescente, tutti attorno e basta…